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Una Giornata di relax |
Ciao, questa fanfiction � una fic a due mani, i primi due capitoli sono stati scritti da Kyomine e gli ultimi due da Bradamante.
Avvertenza: questa fanfiction si basa sulla versione francese. In questa versione Oscar finge di essere un uomo davanti a tutti, e solo pochisse persone sono a conoscenza della sua vera natura.
Quindi leggete tenendo conto che per gli altri personaggi, eccetto Andr�, Oscar � un uomo.
Parte 1
Era una bella giornata d'autunno. La temperatura era mite. Erano le dieci del mattino, e quel giorno Alain aveva convinto Andr� a lasciare la caserma per prendere un po' di riposo e rilassarsi.
Non era stata una cosa facile, perch� il giovane voleva restare alla caserma della guardia francese per non lasciare Oscar. In effetti, quest'ultima aveva declinato la proposta di matrimonio di Girodelle. E per di pi�, era andata a quel ballo dei pretendenti in uniforme, facendo ben capire a tutti che lei non si sarebbe mai sposata, come gli aveva detto.
Andr� pensava proprio alle sue parole, gli sembravano come una promessa. Ma una promessa di cosa?
Scosse la testa, era meglio non pensare a quella cosa, per non avere delle delusioni alla fine.
Costeggiava il fiume alla ricerca di un posto tranquillo e discreto.
Dopo tutto, l'importante era che Oscar non volesse sposarsi.
Aveva preso un buon libro, �La nuova Eloisa� e un piccolo paniere che conteneva il suo pasto, che gli aveva preparato Arlette, la cuoca della caserma.
Dunque una giornata tranquilla si preannunciava, lontano dal tumulto parigino, dalle chiacchiere degli altri soldati. Andr� apprezzava questo momento di solitudine. Un solo rimpianto tuttavia, non avrebbe visto Oscar per tutto il giorno.
Arriv� al limitare della foresta, e vide una capanna in lontananza. Sul ciglio della strada giacevano un mucchio di rottami e di oggetti. Uno in particolare attir� la sua attenzione.
Scese dal suo cavallo e si avvicin� a quella che sembrava una sedia.
Tuttavia, questa sedia non era una sedia normale.
Di quel modello, non ne aveva ancora mai vista una. Gli sembrava che fosse possibile distendercisi sopra, un po' come un canap�, ma con qualche differenza. Era costruita con assicelle di legno distanziate fra loro.
La tir� fuori dai rottami e la prov�, all'inizio con prudenza.
Sembrava solida ed era piacevole essere seduti e sdraiati allo stesso tempo. Bench� un po' ingombrante, decise di appropriarsi di quella che battezz� una �sedia a sdraio�, che sarebbe stata secondo lui un piacevole complemento alla sua giornata di relax.
Quindi non rimont� sul suo cavallo, ma fece del suo meglio per trasportare il nuovo oggetto di comfort.
S'inoltr� nelle vicinanze della foresta che il fiume attraversava.
Infine, trovato il luogo ideale, era un po' sudato. Piazz� la sedia di fronte al corso d'acqua e poi vi depose il suo libro.
Gli venne l'idea di fare qualche bracciata nel fiume.
Si tolse giacca, camicia, scarpe e pantaloni e decise perfino, vista la mitezza del clima, d'immergersi integralmente nudo.
Senza esitare, ingannato dai raggi caldi del sole, si tuff� nell'acqua un po' troppo fredda. Un brivido lo percorse.
Ma ben presto il suo corpo si abitu� alla temperatura e nuot� con gioia.
Nel frattempo, Oscar, dopo qualche esitazione, decise di prendersi un giorno libero.
Sapeva che Andr� era in licenza, avrebbero potuto rientrare insieme a palazzo e parlare.
Si diresse, quindi, verso il dormitorio dei soldati per andare a cercarlo.
Non ebbe nemmeno il tempo di varcare la porta di quest'ultimo che sent� la voce di Alain:
�� inutile, Colonnello, � partito presto stamattina.�
Oscar gir� la testa verso il suo sergente.
�Di che cosa parli?�
�Di Andr�...�
�Che cosa ti fa dire che venivo per vedere Andr�?�
�Uhm, tutti sono alle esercitazioni... Solo Andr� e Lassalle sono in licenza... E non penso che voi vogliate vedere Lassalle, mi sbaglio?�
�E perch� no!�
Alain si mise a ridere.
�Andiamo, Colonnello...�
�A proposito, e tu che ci fai qua?� ribatt� lei.
�Ah, io? Io faccio la guardia al dormitorio!�
�Cosa? Ti prendi gioco di me?� disse lei, furiosa.
�No, in effetti vi aspettavo� disse Alain con un sorrisetto.
�Se volevi parlarmi, Alain, potevi venire al mio ufficio.�
�No, era pi� semplice aspettare qui.� disse con un'aria soddisfatta.
�Avrei potuto non venire� disse Oscar che cominciava a perdere la pazienza.
�Dimenticate che Andr� � in licenza...�
�E allora?� disse lei, irritata.
�Ogni volta che lui � in licenza voi fate in modo di esserlo anche voi... E ogni volta venite a cercarlo. E' grosso come una casa.�
�� completamente falso!� disse Oscar che non aveva, lei stessa, notato l'evidenza.
Alain si gratt� la testa.
�Ascoltate Colonnello, sarebbe bene che voi lo lasciaste un po' qualche volta.�
�Cosa? Ma con che diritto ti permetti di darmi degli ordini! Per di pi� Andr� � a tutti gli effetti libero.�
�Ascoltate, se ancora non ci fosse che questa storia delle licenze, ma ogni volta che avete bisogno di qualcuno per accompagnarvi, � lui che scegliete. Senza contare le visite al vostro ufficio... E dopo ci�, ci si domanda perch� certi credono che lui sia una vostra spia.�
�Ci� non ha niente a che vedere, Andr� e io siamo...�
�S�, cresciuti insieme, conosco il discorso, Andr� me l'ha gi� fatto.�
�Ecco� disse Oscar con un tono secco.
�Questo per� non risolve il problema... E poi, non penso che sia un bene per lui essere sempre con voi.�
�Non sta a te giudicarlo!�
�Ascoltate, non � pi� un vostro domestico qui! Gi� che esce da una pena d'amore terribile!� disse Alain.
Oscar fece inconsciamente un passo indietro.
�Scusa?�
�Non mi dite che non ne siete al corrente... ?�
�Che cosa ti ha detto Andr�?� domand� Oscar tra paura e collera.
�Che era innamorato di un'oca bionda che lo aveva respinto.� disse Alain.
�Cosa!!!� url� Oscar.
�Beh, non ha proprio detto cos�, ma io posso dirvelo, oca, per quel tipo di ragazza, � un eufemismo.�
Oscar riprese a respirare per cercare di non saltargli alla gola.
�Che ti ha detto esattamente?�
�Oh, boh, non lo so pi�, tra la cascata d'oro dei suoi capelli e tutte le metafore che ci mette, tutto quello che ho capito � che � una gran stronza.�
�Non ti permetto!� disse Oscar.
�Scusi?� disse Alain, sorpreso.
Oscar comprese la sua gaffe.
�Voglio dire che non ti permetto d'insultare cos� una donna che non conosci.�
�Perch� voi la conoscete? Ah bah, s� certamente... Voi siete sempre insieme. In ogni caso, e scusate il mio linguaggio Colonnello, ma questa donna ha il prosciutto sugli occhi.�
�Non vedo perch� sto discutendo con te, i sentimenti sono a volte ricambiati e a volte no.�
�Oh l�, ma se lei avesse preso il tempo di conoscerlo, non avrebbe potuto che capire che aveva l� la perla rara... anche mia sorella mi ha detto che se lei non fosse stata cos� follemente innamorata del suo fidanzato, mi avrebbe chiesto di combinarle il colpo.�
Oscar sgran� gli occhi.
�Diane?�
�S�, questo non mi sarebbe affatto dispiaciuto d'altronde, insomma... per ritornare al nostro argomento... Ho io stesso consigliato ad Andr� di partire presto stamattina.� disse con un gran sorriso.
�Ah!� fece lei, corrucciata. �E ti ha detto dove andava?�
�S�, ma non ve lo dir�! � incredibile, voi credete veramente che ve lo riveler� cos� che poi vi precipitiate a raggiungerlo.�
Oscar incroci� le braccia. Lo Soisson cominciava seriamente ad innervosirla.
�Ma tu me lo dirai! Devo vedere Andr�.�
�Aspetter� fino a domani.�
�Non sta a te deciderlo!�
�Colonello, ma che cosa avete dunque sempre appresso a lui, cos�, tutto il tempo?�
�� mio amico! Ho bene il diritto di voler passare la giornata con colui che considero come un fratello!�
�Voi passate gi� tutte le vostre giornate insieme, francamente qualche cosa mi sfugge...� fece lui grattandosi il mento.
�Andr� � veramente un tipo perfetto ma ha due grossi difetti.� continu� Alain.
�Quali sono? Tu che sai tutto?�
�Di essersi innamorato di un'oca bionda e la sua lealt� quasi feudale verso di voi.�
Oscar strinse i pugni.
�Andiamo, se volete e per puro sacrificio per Andr�, che merita la sua giornata di relax personale senza avervi fra i piedi, sono disposto a passare la giornata con voi se voi temete talmente tanto la solitudine.�
�� fuori questione! Non ho bisogno di te!� disse Oscar.
�Beh, non ho di certo il suo parlare poetico ma sono in grado di fare conversazione.�
�Ho perso anche troppo tempo con te.�
Lei gir� i tacchi.
�Andate a cercare di ritrovarlo?� le domand� Alain.
�Assolutamente no, hai elaborato una teoria che non � che nella tua testa. Andr� non c'�, eh beh, non � grave!�
�Allora posso dirvi dove si trova, voi non correrete a rovinargli la sua giornata.�
�Certamente no, vado a mettermi avanti con il mio lavoro!� ribatt� lei fieramente.
�Bene, in questo caso, lui � al limitare della foresta, quella attraversata dal fiume...�
Oscar si ferm�.
�Buon pro gli faccia! Che approfitti del bel tempo. Se hai bisogno di me sar� nel mio ufficio per qualche ora prima di rientrare alla mia dimora.�
�Davvero...� fece Alain, scettico.
�Esattamente, e tu farai meglio a ritornare alle tue esercitazioni! Tu non sei in vacanza che io sappia!�
Nel frattempo, l'oggetto della conversazione di Oscar e Alain dormiva in tenuta adamitica sulla sua sedia a sdraio.
Un riposo ben meritato dopo le sue lunghe bracciate in un'acqua non molto calda. Il sole lo riscaldava.
Finalmente si risvegli�, disteso, riposato e prese il libro che si era portato. Cominci� le prime due pagine, ma ben presto il ventre gli segnal� la fame.
Il paniere era dietro la sedia, e fu al momento di rialzarsi che accadde l'impensabile.
Non ci poteva credere, cerc� di nuovo di lasciare la sedia, ma qualche cosa bloccava. O piuttosto qualcosa di incastrato tra le due assicelle di legno.
Non perdendo il coraggio tent� con un po' pi� di forza ma il dolore si fece allora sentire e rinunci� ben presto.
Poi dovette arrendersi all'evidenza, era preso in trappola.
�Perch� non ci ho pensato!� disse con le lacrime agli occhi.
Bisognava riflettere, ci doveva essere una soluzione. Cerc� di raggiungerli con le mani, ma era impossibile.
I suoi testicoli erano fuori portata e ben incastrati.
Il suo cuore cominci� a battere e il panico a prenderlo. Scoppi� pure in un riso nervoso.
�Non � vero! E' un incubo, mi risveglier�.�
In capo ad un quarto d'ora in cui non era riuscito a fare nulla, la disperazione lo prese. Per di pi� il minimo tentativo era stato abbandonato a causa del dolore. Doveva aspettare che un'anima buona passasse di l�.
Mentre Andr� aveva il morale a zero, Oscar era come un leone in gabbia nel suo ufficio.
�Non vedo perch� non potrei andare a raggiungerlo, non � quella specie di zotico che deve impormi come comportarmi.� sbraitava lei.
Improvvisamente, bussarono alla sua porta.
�Avanti�
Arlette entr� nella stanza.
�Colonnello, sapete dove si trova Andr�?�
�S�, perch�?�
�Ecco, ha preso il paniere del pranzo sbagliato, in quello che ha preso non c'� che una mela e un tovagliolo dentro, lo avevo appena vuotato.�
�Ah!� fece Oscar.
�Volevo andare a portargli il suo paniere, deve avere fame.�
�Avete ragione, andr� a portarglielo io stesso.�
�Euh... Ma voi avete sicuramente molto da fare.� disse Arlette che sembrava delusa.
�Appunto, avevo finito!�
�Ma non sta a voi farlo.�
�E' sulla mia strada, Arlette.�
�Colonnello, mi piacerebbe portarglielo io stessa, per favore... Andr� mi piace molto e� cominci� lei arrossendo.
�Oh, Arlette� l'interuppe Oscar �Io... Io sono desolato per voi, ma il suo cuore � gi� preso.� disse lei dolcemente.
�Lo so, Alain me l'ha detto, ma lui non sta con lei! Allora ho tutte le mie chances di sedurlo e in pi� ho dei begli argomenti.� disse lei indicando il suo d�collet�.
�Ascoltate, Arlette! Andr� non � sensibile a questo genere di attrattiva!�
�Ah no?� fece lei stupefatta.
�No, d'altronde la donna in questione, io l'ho vista, ha dei seni piccoli... Piccoli ma ben fatti.�
aggiunse, domandandosi perch� aveva appena detto una cosa del genere.
�Oh! Vedo che li avete guardati ben bene... Non � bello, Colonnello, guardare quella che il vostro amico ama.�
�Come? Ma no, ascoltate Arlette, datemi questo paniere, Andr� non � pronto per un'altra storia d'amore, io lo conosco, la ferita � troppo fresca.�
Ci� detto, s'impossess� del paniere e spinse la ragazza verso l'uscita.
Partendo, prese comunque tutte le precauzioni per non essere vista da Alain e invit� Arlette a prendersi la giornata libera, per rimettersi. Le offr� anche un po' di soldi per fare qualche acquisto.
Lei non voleva che quest'ultima incrociasse Alain e gli raccontasse la storia.
Oscar galoppava a briglia sciolta verso la foresta. Non sospettava i tormenti che Andr� viveva nello stesso istante.
Nessuno era passato a salvarlo.
E cominciava a domandarsi quanto tempo ci sarebbe voluto prima che si accorgessero della sua �diserzione� il giorno dopo.
Sospir�. Con un po' di fortuna, la notte sarebbe stata fredda e avrebbe potuto liberarsi.
Oscar scese da cavallo, e vide quello di Andr�. Sorrise.
�Andr�!� lo chiam� �Sei l�?�
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