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Una Giornata di relax |
Secondo capitolo, sempre opera di Kyomine.
Parte 2
Andr�, se avesse potuto, avrebbe fatto un salto dalla sua sedia.
�Oscar, sono qui, ma non avvicinarti.� url� in panico.
�Ah� fece Oscar che si ferm� �non sei decente?�
�No, Oscar... no, io... sono nudo.�
Oscar sent� il rossore che le saliva alle guance a quell'idea.
�D'accordo, aspetto che tu finisca di rivestirti.�
Andr� sospir�.
�In effetti, Oscar, preferirei, nell'attesa, che tu andassi a cercare Alain...� gli domand� lui, senza voler rivelare il suo problema.
�Come?� disse Oscar che non si aspettava certo questo. �Perch� vuoi che ti vada a cercare Alain?�
�Per favore, Oscar, fidati di me e vallo a cercare.� domand� Andr�.
�No, non vedo perch� tu abbia bisogno di lui.�
�Oscar! Per favore, ti spiegher� pi� tardi.�
�No, tu mi spieghi adesso.� ordin� lei.
�Ma che testona.� borbott� Andr�. �Sono incastrato nella mia sedia, ho bisogno di lui per tirarmene fuori.�
�Posso farlo io.� disse Oscar.
�Sono nudo, Oscar, l'hai gi� dimenticato?� grid� Andr�.
�Ah...�
Oscar aggrott� le sopracciglia.
�Ma, euh, come hai fatto ad incastrarti in una sedia? � possibile questo?� disse lei, riflettendo.
�S�, s�, � possibile Oscar, e in pi� questa � una sedia speciale... che ho trovato, avanti Oscar, sbrigati.�
Per Oscar era chiaro che andare a cercare Alain equivaleva a provargli che lui aveva ragione, che lei non aveva potuto resistere a ritrovare Andr�. Era quindi fuori discussione.
�No, non c'� bisogno di Alain! Ti aiuter� io.�
Andr� non riusciva a capacitarsene.
�Oscar tu sei matta, ti dico che sono nudo!�
�E allora, che sar� mai!� disse lei senza saper bene verso che cosa stesse andando.
�Oscar!!� url� Andr� per la frustrazione.
La giovane donna avanz� e la prima cosa che vide, naturalmente, fu quel magnifico sedere offerto alla vista.
Si gir� ben presto, rossa come un pomodoro a causa di quello che aveva visto.
�Sei nudo!!!!!!!�
Lei comprese, questa volta, l'impatto che ci� voleva dire.
�� quello che ti dicevo.� sospir� Andr�.
Oscar aveva il cuore che batteva forte. Il paio di natiche ancora nella sua mente.
�Beh, ora vai a cercare Alain?� le disse Andr� che pensava che ci� avrebbe avuto ragione di lei.
Sempre determinata, riprese il suo respiro e si gir�.
Questa volta il suo sguardo indugi� dall'alto in basso.
Ripens� allora a quelle statue di nudo che decoravano i giardini di Versailles e concluse che queste non avevano niente da invidiare a quelle.
Ci fu un silenzio. Andr� si domandava, non sentendo pi� niente, se lei fosse partita.
�Oscar? Sei ancora l�?�
�S�... s�.�
�Beh, allora, che cosa aspetti?�
�Io... ti tirer� fuori di l�.� disse lei con una vocina fioca, tutta impressionata.
�Oscar...�
Ma non ebbe il tempo di aggiungere di pi�, sent� le due mani della sua amata tenerlo per la vita.
Cosa che ovviamente non migliorava la situazione di Andr�.
�Tiro al tre.� annunci� lei.
�No, tu non tiri un bel niente! le disse Andr�. �Non passerebbe.�
�Ma... aspetta.� fece lei abbassandosi.
Andr� cercava di vedere meglio che poteva che cosa lei stesse facendo.
�Che cosa fai?�
�Voglio vedere che cosa blocca cos� e perch�.�
�Oscaaaaaaaar non � possibile, lo fai apposta o che? Lascia perdere e vai a cercare Alain!�
Oscar pieg� dunque la sua testa per guardare e a quel punto disse:
�Ah... Oh!�
�Sei contenta, ora! Vai a cercare Alain!�
Andr� viveva un incubo da sveglio.
Tuttavia, non ebbe risposta.
�Oscar?�
�Io... Euh... io�
Lei non sapeva che dire. All'improvviso non trovava le parole.
�� strano visto cos�.�
�Splendido, Oscar! Ora tu sarai ragionevole e andrai a CERCARE ALAIN!�
Oscar non sapeva che cosa fare, la sola cosa di cui era sicura era che Alain non sarebbe stato immischiato in questa storia.
�C'� dello spazio, m'infiler� sotto.�
�Cooooooosa!!! url� Andr� che non credeva alle sue orecchie. �Ti proibisco, Oscar, mi senti, ti proibisco!� grid� lui.
Troppo tardi, lei era adesso di fronte al sesso del suo migliore amico. Il colore del suo viso non aveva niente da invidiare a quello della sua vecchia uniforme delle guardie reali.
Il cuore palpitante e avida per la curiosit�, come una bambina, ne tocc� uno con un dito che tir� indietro subito dopo.
�Oh, � morbido!� esclam� lei.
�Oscar� url� Andr� �Tu non lo rifarai! Sar� peggio, credimi!�
�Andr�, preparati, li spinger�.�
�NOOOOO Oscar, non se ne parla!�
Ma Andr� aveva un bel da urlare, non serviva a niente e sent� improvvisamente le mani morbide della sua amica prenderlo.
�� caldo, anche.� comment� lei.
La situazione era disperata per Andr�. La tortura in quel momento era dolce siccome Oscar tastava per vedere come poteva fare. Lui non pot� impedire all'eccitazione di prenderlo e gemette per il piacere.
�Ti ho fatto male?� domand� allora Oscar inquieta per il suono che Andr� aveva appena emesso.
�Nooo! Non � questo! Smettila di palpeggiarmi, ti prego...�
�Perch�, fa male?� si preoccup� Oscar.
�No, Oscar, mi fa effetto!!!�
Questa volta Andr� era allo stremo.
�Posso rammentarti che tu sei la donna che io amo e che quando mi tocchi e specialmente l�, questo mi... Oscar! Immaginati i seni incastrati tra queste assicelle e Fersen di sotto che li tocca per farli uscire, dovresti forse capire!�
�Ma sei fuori! Che orrore!� disse lei.
�Ecco, � la parola giusta!! Dunque sarai gentile e, te lo ripeto un'ultima volta, andrai a CERCARMI ALAIN!�
Oscar teneva ancora Andr� e non aveva troppa voglia di lasciarlo, amava il contatto, la morbidezza, il calore.
�Ci deve ben essere un modo affinch� passino?�
�Smettila di toccarli!! Questo peggiora la mia situazione!�
In effetti il sesso di Andr� si gonfiava pericolosamente.
�Bah, ascolta, non ci riuscir� cos�.� concluse lei.
�Ah, finalmente!�
�Credo che bisogner� tagliare! Ho visto una capanna non molto lontano, ci deve ben essere un'ascia.�
�Coooooosaaa! Ah, no, Oscar� grid� Andr� con orrore.
�Parlo della sedia, idiota!!�
�Ah, scusami, ma non ho le idee troppo chiare.�
Oscar usci fuori da sotto la sedia e ritrov� la magnifica schiena nuda e i bei glutei del suo amico.
Un'idea bizzarra le pass� per la testa: �E se toccassi anche questi.�
Essendo Andr� prigioniero e alla sua merc�, lei consider� la cosa.
Per di pi� quelle natiche erano invitanti, non solo le natiche d'altronde, il tutto era estremamente desiderabile. Il suo cuore cominci� a battere pi� forte a quella vista divina, qualche cosa in lei si stava risvegliando. Una voglia di gustare quella carne offerta, di toccarla.
Non riusciva a capacitarsene, ma lei lo stava desiderando e stava perdendo il controllo.
Andr� si preoccup� ancora una volta per il suo silenzio.
�Oscar?�
�Io... io ritorno subito, vado a cercare l'ascia.� disse lei riprendendosi.
Corse il pi� velocemente possibile. Domandandosi nel frattempo che cosa le avesse preso d'avere dei simili pensieri verso il suo amico.
Andr� era veramente un bell'uomo e lui l'amava.
E all'improvviso, per quel che la riguardava, lei non lo sapeva pi�.
Il desiderio del suo corpo era stato forte, lei lo sentiva ancora e aveva un bel da correre, non la lasciava.
L'evidenza venne a colpirla: aveva voglia di lui ed era assolutamente impensabile per lei provare del desiderio per Andr�. D'altronde lei non aveva mai desiderato Fersen in questo modo. No, lei sognava d'essere presa fra le sue braccia, d'un bacio, ma certamente non delle pulsioni come quelle che si erano impossessate di lei qualche minuto prima.
Arriv� alla capanna, deserta e s'impadron� di un'ascia, che per fortuna si trovava l�.
Sempre ossessionata da Andr�, Andr� di cui, all'improvviso, il gusto delle labbra al momento del suo unico bacio, quella sera l� nella sua camera, prendeva un senso differente. Il suo cuore batteva all'impazzata.
Aveva voglia di essere baciata ancora una volta.
�Devo smettere di pensare a questa cosa, non so che mi prende!�
Ritorn� senza fiato, con l'ascia in mano.
�Farai piano� disse Andr�, apprensivo.
�Non preoccuparti, lo sai bene che sono abile.�
Detto fatto, Andr� fu finalmente liberato dalla quella morsa. Si rialz� nascondendo la sua anatomia.
�Grazie, Oscar... vado a rivestirmi...�
Oscar restava silenziosa fissando il corpo di Andr� approfittando di tutti i secondi che le si offrivano.
�Euh Oscar, mi rivesto...� le ricord� lui.
�S�, s� disse lei facendo un mezzo giro.
Lei aveva appena fatto qualche passo che sent� un grido. Si gir�.
�I miei vestiti!! Dove sono?�
�Come?�
�Li avevo messi vicino al paniere! Il paniere non c'� pi�!!!�
�Non � possibile?�
�Devono avermeli rubati mentre facevo la siesta.�
Oscar si tolse la giacca per porgerla ad Andr�.
�Nell'attesa...� sugger� lei.
�� gentile, Oscar, ma non ci entrerei dentro, neanche il braccio...�
�Che facciamo allora?�
�Me l'annoder� alla vita, sar� gi� abbastanza.
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