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Una Giornata di relax |
Capitolo terzo: la tastiera passa a Bradamante.
Parte 3
Andr� prese la giacca e se l'annod� alla vita, mentre Oscar distoglieva lo sguardo, poco convinta.
�Fatto� disse lui.
Si guardarono imbarazzati. Andr� si sentiva a disagio, anche a causa dell'indolenzimento che avvertiva alla parte che era rimasta intrappolata. Oscar si accorse dell'espressione del suo viso e gli domand�:
�Che c'�? Senti dolore?�
Lui esit� un po' e poi rispose: �S�... un po' d'indolenzimento, penso che sia normale.�
�Bisogna ripristinare la circolazione del sangue.� disse Oscar.
Andr� la guardava stupito.
�Ma s�, ho appena finito di leggere un libro che mi ha prestato il dottor Lassonne. Non preoccuparti, basta fare un bagno freddo e poi passare al caldo.�
Andr� si ricord� della passione di Oscar per i libri di medicina. Ogni tanto la pescava con qualche libro del dottor Lassonne, che lei leggeva di nascosto al padre.
�Ahem... se lo dici tu... comunque s�, credo che mi darebbe sollievo. Voltati e non guardare.�
Cos� dicendo Andr� lasci� cadere la giacca e si diresse verso il fiume, per fare un'abluzione di acqua fredda.
�Figurati se guardo, cosa vuoi che m'interessi!� ment� Oscar, piccata, pensando che tanto aveva gi� avuto agio di vedere tutto quanto.
Riconobbe di aver apprezzato molto lo spettacolo che si era svolto sotto ai suoi occhi, e le considerazioni che aveva fatto mentre cercava l'ascia le ritornarono in mente. Gir� la testa un momento per guardare di sottecchi Andr� mentre si bagnava nel fiume. Decisamente non si sarebbe mai stancata di guardarlo. La situazione ormai le era chiara. Lo amava e lo voleva. Al diavolo l'educazione, le convenzioni sociali e tutto quanto! Bene, si era decisa: lo avrebbe avuto, ora e subito!
Il problema era fargli capire la cosa. Qua si trovava davvero in difficolt�, era totalmente sprovvista di ogni artifizio e arma femminile. In poche parole, non aveva idea di come sedurlo. Insomma, come avvicinarlo senza farlo sembrare un attacco militare!? Prese un lungo respiro, cercando di calmare il battito del cuore che improvvisamente si era rimesso a tumultuare nel suo petto, senza una ragione valida, pensava lei.
�Forza, Oscar.. � solo Andr� dopotutto... che ti prende?� diceva tra s�, riprendendo la posizione iniziale e fingendo indifferenza, poich� Andr� aveva finito la sua abluzione e stava riavvicinandosi per riannodarsi la giacca alla vita.
In fretta! Doveva pensare ad un piano d'attacco, eh, no, di seduzione.
Forse bastava essere se stessa... dopo tutto Andr� si era innamorato di lei per come era, insomma, al naturale... e l'amava ancora, a differenza di quello che le aveva detto Alain. �Sei la donna che amo� le aveva detto mentre tentava di liberarlo. Bene, almeno questo era sistemato. Anche lui l'amava. L'amava ancora.
Andr� interruppe il flusso di quelle elucubrazioni: �Bene, adesso ho proprio bisogno di mettermi al caldo, l'acqua era ancor pi� gelata di prima!�
Oscar si volt� verso di lui, che si era ricoperto in qualche modo: �Nella capanna ho visto un focolare di pietra. Forse possiamo accendere un fuoco per riscaldarti. E riscaldare dell'acqua.�
�Va bene, andiamo.� rispose lui, e insieme si diressero verso la capanna.
Entrarono e scoprirono una piccola scorta di legna, e della paglia ammucchiata in un angolo. Oscar ispezion� la capanna per vedere se mai ci fosse qualcosa di utile, come un lenzuolo o un qualsiasi altro pezzo di stoffa, ma nulla, solo una vecchia casseruola.
�Beh, non c'� molto, direi.� disse Oscar, delusa �ma almeno possiamo accendere il fuoco e spargere la paglia sul pavimento, per non stare troppo al freddo l� seduti. E poi possiamo scaldare dell'acqua. Quando ti sarai ripreso andr� a cercarti degli altri vestiti.�
Andr� si occup� del fuoco, mentre Oscar spargeva la paglia davanti al focolare, in modo da coprire il pavimento. Poi Oscar and� a prendere dell'acqua con la pentola, cos� che Andr� potesse fare un bagno tiepido alla �parte� offesa.
In breve si trovarono seduti davanti al focolare, sulla paglia. Fra loro si era instaurata un'atmosfera strana, entrambi non sapevano che fare. Andr� tremava di freddo, l'aria della capanna non si era ancora riscaldata, e Oscar lo vedeva cos� e non sapeva che fare. Non lo avrebbe certo lasciato morire di freddo. Si rialz� e si inginocchi� dietro di lui, circondandogli le spalle con le sue braccia.
�E' solo per riscaldarti un po'.�
�Ah... grazie, Oscar.� rispose Andr�, deglutendo.
Ecco, lei lo stava abbracciando, sentiva il suo petto contro la sua schiena, e chiaramente, le sue forme, che premevano contro di lui. S�, stava funzionando, sentiva decisamente pi� caldo... ora non avrebbe avuto bisogno di un bagno caldo, anzi, tutto il contrario...
L'acqua si era riscaldata. A malincuore Andr� disse: �Devo usare l'acqua calda, ehm...�
Oscar si scost�. �Tieni il mio fazzoletto, usalo.� e dicendo cos� gli diede e spalle. Andr� si bagn� con l'acqua tiepida, constatando che dopo tutto sembrava ritornato tutto alla normalit�.
�Tutto a posto?� chiese Oscar.
�S�, tutto a posto... � rispose Andr�, e preso da un'irrefrenabile voglia di prenderla un po' in giro aggiunse: �sono lusingato che t'interessi del �loro� stato.�
Oscar rispose adirata: �Ma niente affatto! Chiedevo solo per essere gentile!�
�Strano, quando prima mi toccavi sembravi molto interessata!�
�Il mio era un interesse puramente scientifico!� ribatt� lei, per nulla credibile, dandosi al tempo stesso della stupida nella sua mente. Non era certo il modo migliore per sedurlo!
�Ah, gi�, i tuoi studi di medicina...� fece Andr�, deluso... pensando fra s�: �Valletto, scudiero, soldato, cavia... la vivisezione � per quando?�
Di nuovo silenzio fra loro. Andr� riavvolse la giacca ai fianchi e le disse: �Puoi voltarti, ho finito.�
Con un grugnito Oscar si volt�, e si sedette pi� vicino a lui. Il silenzio pesava come un macigno.
Oscar rifletteva. Bel risultato: a comportarsi in modo �naturale� non sarebbe mai riuscita a fargli capire niente. In effetti Andr� era lontano mille miglia dal sospettare che lei ricambiasse i suoi sentimenti, e che lo concupisse, perfino. Invece il suo corpo seminudo a fianco le faceva effetto, eccome. E aveva adorato stringere le sue spalle fra le braccia. Oscar butt� un altro ciocco di legna nel focolare e ravviv� il fuoco. I riflessi delle fiamme enfatizzavano la carnagione di Andr�, e Oscar rimase un attimo incantata a guardare il riverbero di luce guizzare sui suoi muscoli.
Andr� emise un sospiro... �Uff... che fame...�
Oscar si riscosse. Ma certo! La via per conquistare un uomo passa per il suo stomaco o roba del genere: non diceva sempre cos� la nonna? Comunque, si era ricordata del paniere pieno di vettovaglie.
�Andr�, esco a prendere il paniere che ti avevo portato. E' rimasto attaccato alla sella.�
Andr� si volt� sorpreso verso di lei. �Eh? Un paniere?�
Oscar fece segno di s� con la testa, sorridendo. �Ma s�, ero venuta proprio a portarti il pranzo. Nel cesto che ti hanno rubato non c'era praticamente nulla, me l'ha detto la cuoca.�
E cos� dicendo usc�, per recuperare il paniere. Naturalmente non avrebbe detto nulla della cuoca e delle sue intenzioni: in amore e guerra tutto � lecito. Andr� era suo, e basta. Certo, finora non aveva mai pensato che potesse piacere anche ad altre donne. Del resto, non aveva mai visto Andr� con altre donne, e come avrebbe potuto? Quando non era lui appiccicato a lei, era lei appiccicata a lui. Sempre insieme. In effetti, era un po' come se fossero sposati da vent'anni. Mancava solo la notte di nozze. Si sent� avvampare. Prese il paniere dalla sella e ritorn� di corsa sui suoi passi.
�Ecco qua, il tuo pranzo, anche se un po' in ritardo.�
�Grazie, Oscar, stavo proprio morendo di fame.�
Andr� prese il cesto e lo apr�. La cuoca aveva provveduto a riempirlo con quanto di meglio aveva potuto trovare nella dispensa della caserma. Pane, carne salata, una mela. Certamente non aveva a disposizione la dispensa di palazzo Jarjayes, ma la fame di Andr� non era certo schizzinosa. Oscar sospir� guardando il magro pasto: non poteva farci niente, questo era il meglio che poteva offrire ai suoi soldati.
Andr� le offr� un po' di pane e carne: �Mangia qualcosa anche tu, Oscar.�
Seduta accanto a lui a gambe incrociate, Oscar scosse la testa, rispondendo: �No, grazie, non ho fame.�
Andr� prese un'espressione di rimprovero: �Ma devi mangiare qualcosa, non credere che non me ne sia accorto, tu non mangi a sufficienza. Dai, prendi almeno questa mela.� disse, lanciandogliela.
Oscar la prese al volo, e vi affond� i denti bianchi. Andr� le sorrise, e lei rimase un attimo incantata. Non gli sfuggiva nulla. In effetti, non aveva molto appetito ultimamente, e si stava trascurando. Le tornarono in mente le parole che la nonna rivolgeva sempre alle sue sorelle: �Se non arrivi a 50 chili non sei una donna�. E certo, agli uomini le donne piacciono bene in carne nei punti giusti.. lei invece... nessuno si era mai preoccupato del suo peso. Forse Andr� la trovava troppo magra?
Non pot� impedirsi di domandarglielo, mentre lui masticava con impegno la carne salata.
�Mi trovi troppo magra?�
Andr� manc� di strozzarsi col boccone. Ma che diavolo di domanda era? Oscar era decisamente strana!
�Eh? No... ti trovo come al solito.. solo che ultimamente ti strapazzi molto e non fai pasti regolari, e questo non ti fa bene.�
Andr� versione mammina premurosa, non lo sopportava quando faceva cos�! Anche se doveva riconoscere che aveva sempre ragione, accidenti a lui! Beh, almeno apparentemente, lei gli andava bene cos�. Problema risolto... non doveva temere il d�collet� della cuoca. Forse.
Mentre lei era persa in questi pensieri, gli occhi fissi nel fuoco, mordendo e masticando dolcemente la mela, Andr� la guardava di sottecchi. Era bella, e adorava guardarla in ogni occasione, ma adesso, in quella situazione cos� strana, non poteva fare a meno di considerare quei capelli biondi che s'incendiavano di riflessi, le guance leggermente arrossate dal calore del fuoco e quella bocca rosa, quelle labbra che sapeva morbide e dolci. Avrebbe voluto essere al posto di quella mela, solo per sentire la sua bocca. Ed essere mordicchiato da quei dentini bianchi e... e forse era meglio fermarsi con le fantasie o rischiava di non potersi pi� trattenere.
E lei invece si fidava di lui: era l� tranquilla, vicino a lui, l'agnellino vicino al lupo. S�, doveva frenare i suoi istinti di predatore, ma come era difficile... specialmente dopo quell'abbraccio. Certo, lei lo aveva fatto solo per riscaldarlo, ma non aveva riscaldato solo il suo corpo, ma anche il suo cuore. Lei si preoccupava per lui, e aveva mostrato della reale tenerezza nei suoi confronti. Non era amore ma... Andr� chiuse gli occhi: da quando era entrato nelle guardie francesi per seguirla, lei non lo aveva mai allontanato, anzi, cercava la sua presenza. E non era per farsi proteggere, no, se la cavava benissimo da sola. Allora... il suo cuore sperava... scioccamente forse...
Oscar aveva finito la sua mela. Mentre mangiava, si era persa nei suoi pensieri, cercando di trovare un modo, una via... si era ricordata di aver assistito mille e mille volte, nei saloni di Versailles, agli spudorati rituali di seduzione delle dame di corte. In fin dei conti, forse avrebbe potuto anche lei tentare qualcosa di simile. Come facevano? Dunque, s�, ora ricordava. Non che ci avesse mai prestato molta attenzione, ma era impossibile non notarlo, avendole sotto al naso continuamente. Quando una dama voleva attirare l'attenzione di un uomo, gli donava un fazzolettino. Ehu, questo gliel'aveva gi� dato, e per uno scopo decisamente pratico, quindi, niente.
Poi... ah s�, sollevavano leggermente l'orlo della veste per mostrare le caviglie. Ma s�, certo, bastava levarsi gli stivali. Oscar inizi� a togliersi gli stivali, sotto allo sguardo interrogativo di Andr�.
�Ma che fai?� chiese lui.
�Mi tolgo gli stivali, non si vede?� grugn� lei, evidentemente in difficolt�.
�Aspetta che ti aiuto...� E Andr� si mosse per aiutarla: come spesso succedeva, non era certo una novit� che l'aiutasse a togliersi gli stivali. Oscar sbuffando si tolse anche le calze, che butt� a caso vicino al focolare. Andr� la guardava trattenendosi a fatica dal chiederle che diavolo stesse facendo.
Bene, le caviglie erano scoperte. Ora doveva metterle in mostra. Come facevano quelle smorfiose? Ah s�, incrociavano e separavano a pi� riprese le gambe. Ecco qua.
Oscar esegu� il movimento in un modo talmente strano che Andr� stavolta non riusc� a trattenersi e le chiese: �Ti si sono informicate le gambe per caso?�
Oscar comprese che il tentativo era fallito, e che Andr� era insensibile al fascino della caviglia scoperta. Cos� borbott� un �Gi�, proprio cos�.� maledicendo il fatto che Andr� aveva sempre avuto accesso alle sue caviglie in quanto valletto, e ovviamente ora non gli facevano pi� effetto!
Le cose non stavano proprio cos�, ma Oscar gi� era passata ad un altro piano d'attacco, mentre Andr� cominciava decisamente a sentirsi a disagio, senza sapere perch�.
Un altro espediente seduttivo che aveva visto mettere in atto era lo sbattere le ciglia da dietro il ventaglio, mentre si conversava amabilmente di sciocchezze. Il ventaglio non l'aveva, ma poteva comunque sbattere le ciglia. E conversare amabilmente di sciocchezze.
Cos� si risolse a chiedergli la cosa pi� banale del mondo: �Aehm, allora, come hai passato la tua giornata di riposo, prima dell'ehm, incidente?�
Andr� si rassegn� a rispondere: �Ah... bene, avevo intenzione di fare un bagno e di leggere un po', e cos� ho fatto...�
Oscar intanto aveva iniziato a sbattere le ciglia.
�...avevo trovato quella dannata sedia e pensavo che fosse comoda per leggere il libro che mi ero portato...�
Oscar continuava a sbattere le ciglia.
�...ma poi mi sono addormentato e...�
Le ciglia di Oscar sembravano delle ali di colibr�.
�...e... ma che hai da sbattere le ciglia cos�?� fece Andr� avvicinandosi di pi� a lei. �Ti � entrato qualcosa in un occhio? Fai vedere, ci penso io.� disse, mentre le alzava delicatamente una palpebra alla ricerca del corpo estraneo.
Oscar indietreggi�, completamente rossa in viso per la collera e la frustrazione.
Andr� not� il suo colorito e le disse: �Ma che cos'hai? Sei tutta rossa! Hai la febbre per caso?� mettendole il palmo della mano sulla fronte, per sentire la sua temperatura.
�Non ho la febbre!�
E Andr�, incoscientemente: �Eppure sei tutta rossa...�
�Non � per la febbre!�
�E allora cos'hai?�
Oscar non ne poteva pi� ed esplose, urlando.
�Ti amo, idiota!� rugg� lei.
�Eh? Che cosa hai detto?� fece lui, stupefatto.
�Idiota.�
�No, prima.�
�...ti amo...� disse lei in un sussurro.
Note:
Grazie ad Anon per le informazioni mediche.
Grazie a Tillias per alcune idee di seduzione (la caviglia, la caviglia!). ^__^
Strizzatina d'occhio a nisi la cui Oscar studia libri di medicina nella fic "White wedding�.
�Se non arrivi a 50 chili non sei una donna� � la frase che la mia bisnonna diceva a mia nonna, mentre le rifilava uno zabaione, e che mia nonna diceva a me, quando ero ragazzina.
Care nonnine, sarete soddisfatte, adesso. ^___^;;
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