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Gioia e Rivoluzione |
Crepuscolo
Ce l�avevano fatta.
Sani e salvi.
Il battaglione era stato decimato, la met� dei suoi uomini era morta combattendo; lo stesso
Andr� era vivo per miracolo perch� per fortuna aveva schivato all�ultimo momento la pallottola
di un fucile. Ora lui ed Alain erano in piedi accanto a lei.
Oscar si gir� a guardare i suoi soldati: qualcuno di loro era ferito, la maggior parte aveva il
volto tumefatto o pieno di graffi, ma si trattava di ferite ed escoriazioni di poco conto che
sarebbero guarite nel giro di qualche giorno.
Erano appena rientrati dietro le barricate ed avevano raggiunto Bernard ed i rivoltosi.
Era stanca e provata ed aveva il fiato corto.
�Oscar! Siete salva!� Rosalie le vol� tra le braccia, con le lacrime agli occhi.
Oscar ricambi� l�abbraccio per un momento, poi la stacc� da s� e le asciug� gli occhi con un
gesto delicato dell�indice.
�Rosalie, non c�� bisogno di piangere. Oramai sei grande�� la prese in giro Oscar
bonariamente.
�Oscar, siete stanca� Venite a casa mia a rinfrescarvi.�
La proposta di Rosalie era troppo allettante per essere rifiutata.
Era una serata afosa ed Oscar sentiva impellente il bisogno di togliersi di dosso quella uniforme
strappata in pi� punti, sudata e sporca del suo sangue e di quello altrui.
Un bagno�
Le sembrava un lusso, ma ne aveva urgente bisogno.
Qualche momento da sola con se stessa, anche per avere la possibilit� di riflettere sulla svolta
improvvisa che aveva preso la sua vita: da nobile comandante delle guardie, in poche ore si era
trasformata nella compagna di un rivoltoso.
Le ultime ore erano state un turbine di avvenimenti e non aveva ancora avuto l�opportunit� di
fermarsi a valutare tutto quello che le era capitato.
Ripens� ai soldati che quel giorno erano periti per mano sua ed ancora di pi� ai suoi uomini
che avevano dato la vita per una giusta causa, ma dopo un attimo i suoi pensieri corsero a
quanto era avvenuto la notte prima, tra lei ed Andr� e si sent� mozzare il fiato in gola.
Si port� la mano al petto, quasi a smorzare quell�impeto di felicit� che l�aveva posseduta per
un attimo e desider� con tutta s� stessa poter rivivere quei momenti di gioia travolgente.
�Ti ringrazio, Rosalie, accetto molto volentieri.�
Inconsapevolmente si gir� a guardare Andr� che altrettanto inconsapevolmente mosse qualche
passo verso di lei.
Bernard li guard� entrambi incuriosito, sembr� riflettere per un momento, poi mise un braccio
attorno alle spalle della moglie: �Rosalie, credo che Oscar abbia bisogno di stare da sola.
Aiutala a prepararsi il bagno e poi torna qui. Oscar, stanotte dormirai a casa nostra. Noi
andremo a stare a casa di Roger.�
Rosalie guard� il marito perplessa, lui le fece cenno che le avrebbe spiegato meglio pi� tardi.
Poi cominci� a prendere accordi con i popolani per trovare un alloggio ai soldati della Guardia
comandati da Oscar.
Oscar prese gentilmente Andr� per la mano e lo tir� in disparte.
Rosalie rimase a bocca aperta e guard� il marito che le sorrise annuendo.
�Andr�, ascolta.� esord� titubante Oscar, vergognosa per quel chiaro gesto di affetto espresso
in pubblico.
�Dimmi, Oscar� le rispose dolcemente Andr�.
�Io� vado a casa di Rosalie per darmi una ripulita.�
�Molto bene.� Andr� annu� con un sorriso, avendo intuito la direzione che avevano preso i
pensieri della sua compagna.
�Io� mi chiedevo se� se volessi passare la notte con me, Andr�.� Oscar espresse la sua
richiesta mormorando, le palpebre abbassate sulle guance fattesi improvvisamente di fuoco.
�Andr�! Noi andiamo in taverna a farci qualche bicchierino!� lo avvert� Alain urlando
l�informazione.
�Vengo subito!� rispose di rimando lui.
Poi le si avvicin� e le sussurr� all�orecchio: �Certo che voglio passare la notte con te, Oscar.
In fondo tu sei la mia donna, no?� e le sfior� lo zigomo con l�ombra di un bacio e la fiss�,
come aspettando la conferma di Oscar alla sua affermazione.
�Si, � vero, Andr�.� rispose piano lei, �Sono la tua donna. Allora, ti aspetto pi� tardi.�
�Certo, Oscar.� Con un cenno del capo, si volt� e raggiunse Bernard e gli altri.
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�E tu cosa fai qui?� lo sbeffeggi� Alain. �Non pensavo venissi a bere con noi quando la tua
donna ti aspetta.�
Le risate dei commilitoni fecero eco a quella di Alain: �Gi�, Andr�. Il comandante non ha
bisogno di te questa notte?�
Andr� non rispose.
Non ricevendo risposta, i compagni lo lasciarono in pace.
Arriv� l�oste e serv� loro del vino fresco.
Quella sera nessuno cant�, nessuno fece scherzi e nessuno cominci� la solita rissa da soldati.
�Non pensavo che stasera avrei portato a casa la pellaccia.� mormor� Alain.
Gli altri gli risposero con un grugnito di assenso.
Andr� bevve solo un bicchiere, poi si alz�, salut� Bernard ed i compagni ed usc� dalla taverna.
Sarebbe andato da Oscar da l� a poco e si scopr� profondamente emozionato.
Non riusciva ancora a crederci: la notte precedente aveva realizzato il sogno che accarezzava da
una vita ed Oscar era diventata sua.
Quella mattina aveva dichiarato davanti a tutti che era diventata la sua compagna; lui stesso,
nell�udire quelle parole cos� fiere ed appassionate, era trasalito per la sorpresa e l�orgoglio che
una donna tanto straordinaria si fosse donata cos�, semplicemente, a lui.
Gli tremavano le mani e rise di s�.
La sera prima, quando Oscar gli aveva dichiarato il suo amore, si era semplicemente lasciato
andare.
Non era stato pi� in grado di pensare a niente che non fosse Oscar ed aveva lasciato parlare il
suo corpo ed il suo cuore, accantonando per una volta i pensieri foschi che popolavano il suo
cervello.
Forse, anche per Oscar era stato cos�: forse lo spavento che aveva preso quando lui era stato
colpito, aveva fatto scattare qualcosa dentro di lei e non era stata pi� in grado di tacere e, per
una volta, i sentimenti avevano avuto la meglio sul proverbiale riserbo di lei.
Ora, le cose erano diverse: stava per andare da lei, si erano accordati per stare insieme quella
notte.
Scientemente, a mente fredda.
Come sarebbe stato? Sicuramente, il letto sarebbe stato pi� comodo della nuda terra, pens� in
un guizzo di malizia.
Infil� una mano nella tasca interna della giubba e controll� che ci fossero ancora.
C�erano.
Non erano andati persi durante quella folle giornata.
Bene.
Stava per alzarsi, quando un rumore dietro di s� lo fece sussultare.
Avvert�, pi� che altro la presenza di Alain.
�Amico. Ma chi te lo fa fare di rimanere qui con un branco di soldati quando il tuo comandante
� sola soletta nella sua camera?�
Andr� sorrise impercettibilmente: �Ha detto che voleva darsi una ripulita, ma fra poco andr� da
lei.�
Alain rise con la sua risata squillante, aperta: �Anche se si � unita a noi, la tua Oscar rimarr�
sempre un�aristocratica!� Ritornando serio, improvvisamente gli domand� �Andr�, com�� lei?�
Andr� non rispose, ma gli rivolse un�occhiata talmente colma di gioia selvaggia che Alain
ammutol�.
�Va bene, va bene; ho capito.� Poi battendogli la mano sulla spalla, gli fece l�occhiolino prima
di ritornare dal vino e dai compagni: �Stanotte vedi di farti onore, amico!�
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Ora andava meglio.
L�acqua tiepida come al solito aveva fatto miracoli.
Si stava passando la spugna lungo il corpo con movimenti lenti e ritmici.
Appoggi� la testa contro il bordo della vasca e lasci� ricadere la spugna nell�acqua profumata.
Chiuse gli occhi.
Non vedeva l�ora che Andr� arrivasse.
Sospirando, si rese conto di essere perfettamente in grado di comprendere i sentimenti e le
motivazioni che avevano guidato gli atti della sua sovrana nei confronti di Fersen.
Esisteva solo lui, il mondo aveva un senso solo perch� Fersen lo abitava e lei poteva vivere
unicamente perch� Fersen era in vita.
La capiva, finalmente. Perch� ora lei provava gli stessi sentimenti per Andr�.
Non poteva pi� vivere da sola e questo lo aveva capito da tempo.
Ogni pi� piccolo, insignificante avvenimento della sua vita comprendeva anche Andr�; ogni
ricordo, ogni secondo, ogni battito del suo cuore lo condivideva con lui.
Ed ora, aveva capito che non voleva, non poteva pi� fare a meno del suo amore.
Usc� dalla vasca e si avvolse in un grande telo pulito.
I ricordi della notte precedente e della sua pelle, della sua voce erano oramai impressi in
maniera indelebile dentro di lei.
L�unica cosa che desiderava veramente era che Andr� varcasse quella soglia pi� presto che
poteva.
Come richiamato dai pensieri di lei, Andr� buss� alla porta proprio in quel momento.
Oscar and� ad aprire la porta e si scost� per farlo entrare.
�Ciao, Oscar.� la salut� lui.
�Andr�...� gli rispose dolcemente.
Lui le prese la mano e cominci� timidamente a giocherellare con le dita lunghe ed affusolate.
Entrambi erano imbarazzati e si sorridevano esitanti, mentre la notte scendeva su Parigi.
�Sono felice di essere qui con te, Oscar��
Senza parlare, Andr� apr� le braccia e lei vi si perse dentro.
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Come la notte precedente, i vestiti caddero attorno a loro, dimenticati, i baci presero il posto
delle parole e le carezze li fecero tremare nonostante il caldo.
�Comandante! Comandante!� una voce che sembrava provenire da un altro mondo echeggi�
fuori da quel piccolo paradiso che era diventata quella stanzetta.
�Comandante!�
Oscar si stacc� da Andr� che borbott� contrariato: �Oscar, lascia perdere, resta qui!�
Gli pos� un bacio sulle labbra ed Andr� tent� di attirarla ancora a s�, ma lei si divincol�
ridendo.
�Andr�, pu� essere successo qualcosa di grave.� lo ammon� severa mentre si chinava a
raccogliere la giacca della divisa e la indossava.
Andr� ridacchi�: �Oscar, tu non li conosci��
�Sono i miei uomini, Andr�, perch� non dovrei conoscerli?� ribatt� e si sporse per aprire le
persiane che oscuravano la stanza.
Vide subito Alain in mezzo alla strada assieme agli altri soldati; preoccupata, gli chiese: �Alain,
cosa � successo?�
L�uomo scoppi� a ridere e si gratt� il capo fingendosi imbarazzato: �Ecco, comandante,
volevamo essere sicuri che Grandier stesse facendo bene il suo dovere.� Scoppi� a ridere
maliziosamente imitato dai commilitoni.
Suo malgrado, Oscar si sent� arrossire violentemente; tuttavia con la sua voce pi� gelida
rispose: �Grandier � un ottimo soldato che ubbidisce agli ordini!�
Poi richiuse le imposte con un colpo secco, mentre i soldati ripresero a ridere
sgangheratamente.
�Ma che�� sibil� Oscar, mentre Andr� la prendeva tra le braccia e rideva a sua volta.
�Te lo avevo detto, Oscar. Tu non hai dormito in camerata con loro per mesi e mesi.�
�No, certo che no.� convenne Oscar, cominciando a cogliere il lato comico della situazione.
Andr� la serr� al petto e si chin� a baciarla sulla punta del naso: �Adesso dovrebbero
iniziare�� mormor� lui soprappensiero.
�Iniziare? A far cosa?�
In quel momento, i soldati della Guardia intonarono una canzone piuttosto scollacciata che fece
ridere Andr� ed imbarazz� Oscar.
�Ci stanno augurando la buona notte, amore� ma a modo loro!� sussurr� Andr� riportandola
verso il letto.
In strada, Alain e gli altri continuavano a cantare, ma dopo qualche minuto Oscar si dimentic�
di loro.
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