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Gioia e Rivoluzione |
Mezzogiorno
Era in ginocchio sull�acciottolato, la mano serrata sulla bocca e guardava il proprio sangue macchiare il selciato con espressione attonita.
�Santo Dio!� mormor� Bernard sconvolto. �Andr�! Presto! Vieni!� url� poi con quanto fiato aveva nei polmoni.
Andr� li raggiunse subito, nel giro di pochi attimi, seguito da Alain.
�Cosa sta succedendo?� strinse le palpebre forte l�una contro l�altra e non volle credere alla visione sfocata che gli si present� davanti.
Richiuse gli occhi e li riapr�, ma quello che aveva visto con i suoi occhi indeboliti non era un crudele miraggio.
Oscar perdeva sangue dalla bocca.
Gli tornarono in mente gli insegnamenti della nonna: �Quando qualcuno perde sangue dalla bocca e dalle orecchie, rimane poco da fare, Andr�.�
Le si inginocchi� accanto: �Oscar! Oscar!� url� preoccupato.
Fingendo una calma che in realt� non provava, Oscar gli intim� con la sua voce pi� severa: �Non urlare, Andr�, ti sento benissimo.�
E si rimise faticosamente in piedi.
�Oscar, tu hai bisogno del dottore, devi farti curare�� esord� Andr�.
�No. So gi� di cosa si tratta ed il dottore non mi serve pi�.� rispose lapidaria Oscar ad un Andr� sempre pi� sconvolto.
Prese un fazzoletto pulito dalla tasca della divisa e si pul� la bocca. �Possiamo continuare, Bernard?� si rivolse all�amico, ignorando completamente Andr�.
�Oscar, ma tu stai male, non puoi..� esord� Bernard, assolutamente sconcertato dal comportamento di Oscar.
Non riusc� a finire la frase perch� Andr� si fece avanti ed improvvisamente prese in braccio Oscar. �Ora sarai tu a dare ascolto a me, Oscar. Hai bisogno di curarti ed � quello che tu farai.� le comunic�.
�Andr�, lasciami andare! Ho detto di lasciarmi! Mettimi gi�!� url� dibattendosi tra le sue braccia, inutilmente.
�Bernard, la porto ancora a casa tua.� L�ex Cavaliere Nero annu�. �Alain, fammi strada, per favore.�
�Ti mando Rosalie!� gli url� dietro Bernard, mentre i tre si stavano gi� allontanando.
Andr� sent� che Oscar gli si abbandonava contro. La guard� e vide che aveva perso i sensi.
�Signore, ti prego, non togliermela! Non ora che l�ho appena trovata�� mormor� la sua preghiera tra i denti, mentre accelerava il passo.
Sembravano essere passate delle ore, invece solo pochi minuti erano trascorsi da quando Oscar si era accasciata a terra a quando Andr� la pos� sul letto e la copr� con un lenzuolo di cotone. br>
Pass� le dita esitanti sul viso di lei e sent� che aveva un po� di febbre. E sudava troppo anche per quella calda giornata estiva.
�Oscar� Riusciremo mai a vivere tranquilli?� sussurr� rivolto alla donna.
�Spero di s�.�
Oscar aveva aperto gli occhi e lo guardava.
�Come ti senti?� le chiese prendendole la mano.
�Potrei stare meglio.� gli rispose con una smorfia.
�Ora dovrebbe arrivare Alain con il dottore.�
Oscar si abbandon� sui cuscini con un sospiro: �E� inutile, Andr�.�
L�uomo impallid� visibilmente: �Non dirlo neanche, Oscar.�
Oscar ricambi� la stretta di lui: �Intendo dire che sono stata l�altro ieri dal Dottor Lassonne. Ho la tisi, Andr�. Credo di aver preteso troppo dal mio corpo.� ammise semplicemente.
Andr� si alz� lentamente e la fiss�, poi le chiese semplicemente: �Perch� non me lo hai mai detto? Pensavi che non me ne sarei mai accorto?�. La voce ridotta ad un sussurro. Era commosso.
�Per la stessa ragione per la quale tu non mi hai mai parlato del tuo problema all�occhio destro.� rispose con un sorriso mesto la donna.
Andr� ritorn� al suo capezzale. �Era questo che ti preoccupava. Non solo la Francia.� le scost� i capelli dalla fronte con un gesto tenero. A sua volta, lei gli asciug� gli occhi umidi.
�Amo la Francia, Andr�, ma hai ragione. Ero preoccupata.�
�Cosa ti ha detto il dottore? Cosa devi fare per curarti?�
Oscar rispose con la consapevolezza che quello, molto probabilmente, sarebbe stato il suo ultimo giorno al comando dei soldati della guardia.
�Devo riposare in un posto tranquillo, alimentarmi in maniera adeguata ed evitare le emozioni troppo forti.� recit�, come fosse una filastrocca.
�Lo faremo. Oscar, io ti porter� via da qui.�
Se lo sentiva che le avrebbe risposto cos�. Allung� la mano per accarezzargli la guancia ispida: �E dove andremo, Andr�? Io non ho pi� un posto dove andare.� gli disse semplicemente.
�Andremo in Bretagna, Oscar, dove sono nato. L� ci sono ancora dei miei cugini. Io ho dei soldi da parte e ci sposteremo poco alla volta per non stancarti. Tu guarirai, cara.� le sorrise speranzoso.
�Non ho certo desiderio di morire, Andr�.� gli rispose continuando ad accarezzarlo. �Dovresti farti la barba��
Andr� le prese la mano e gliela baci�: �Lascia perdere la mia barba. Tu devi pensare solo a stare bene. Non appena ti sentirai meglio, andremo via da Parigi. Faremo poche miglia alla volta in modo da non stancarti. Non possiamo pi� restare qui.�
Oscar si sollev� a sedere.
Si sentiva un po� meglio: la crisi era passata �Andr�, come mi presenteresti ai tuoi cugini?�
La guard� e le sorrise: �Come la donna che io amo��
Oscar morse il labbro nervosamente: �Forse sarebbe pi� semplice se mi presentassi come tua� moglie?� azzard� esitante.
Andr� non si mosse. Solo il tremito delle sue mani rivelava la sua agitazione.
�Ne sei sicura, Oscar? Perch� hai cambiato idea?�
�Per la ragione per la quale la gente dovrebbe sposarsi, Andr�. Perch� ti amo.� gli fece il verso lei. Poi riprese: �Sempre che tu voglia ancora passare la tua vita con una tisica. Era a causa della mia malattia che non volevo sposarti. Ma ora lo sai ed io sono una persona egoista.�
E lui ribatt� un attimo dopo: �Sempre che tu voglia sposare un uomo che sta diventando cieco.�
Oscar gli prese timidamente la mano: �Io sposo Andr� e basta.�
Lui le sistem� una ciocca di capelli dietro all�orecchio, poi la strinse tra le braccia: �Ed anche io sposo Oscar e basta. Che ne dici, fissiamo una data?�
Lei scosse il capo: �Avrei voluto che mi portassi in una piccola chiesa, ma non credo sia possibile. Fra un paio d�ore pensi che vada bene?�
Andr� rimase a bocca aperta: �Un paio di� ore?�, poi scoppi� a ridere.
�Vuoi aspettare, Andr�?�
�Ho aspettato anche troppo, Oscar. Ma ci sposeremo quando starai meglio.�
Oscar si stacc� da lui e scosse il capo: �Non so quando potr� stare meglio. Facciamo adesso, visto che ne sono ancora in grado.� spieg� con agghiacciante lucidit�.
Andr� le lanci� uno sguardo penetrante, annu� ed infine si alz�. �Allora, vado a chiedere ad Alain di cercare un prete.�
Oscar gli accarezz� il braccio: �Mandami Rosalie, visto che scendi.�
Andr� scese le scale pi� velocemente che pot� e quasi quasi travolse Alain che si trovava nella cucina al piano di sotto.
�Alain�� boccheggi� Andr�. �C�� bisogno di un prete!�
Alain impallid� visibilmente: �Sta cos� male? Dimmi, cosa sta succedendo!� esclam� afferrandolo per il bavero.
Andr� scoppi� a ridere, di una risata felice e liberatoria che Alain non aveva mai udito: �No, Alain, hai capito male. Io ed Oscar ci sposiamo.�
Alain barcoll�, ma si riprese subito: �E cos� ce l�hai fatta a convincere il Comandante!� rise assestando ad Andr� una manata sulla spalla cos� entusiastica da fargli male. �Vai a farti bello a casa di Philippe che te lo trovo io il prete.�
�Sai dov�� Rosalie? Oscar ha bisogno di lei.�
�Sono qui, Andr� rispose la donna che era rientrata in casa proprio in quel momento. �Salgo subito da lei.�
La trov� che tentava di alzarsi dal letto: �Madamigella Oscar! Cosa state facendo?� esclam� mentre cercava di farla stendere di nuovo.
�Rosalie, sto bene, non ti preoccupare.� le disse guardandola con un�espressione intimidita che la sorprese. �Lasciami alzare. Ti ho fatto chiamare perch� ho bisogno di te.�
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Pochi secondi dopo, Rosalie, con la vista annebbiata dalle lacrime lacrime e con un sorriso radioso, scese velocemente le scale. A causa della fretta, rischi� di rovinare al suolo un paio di volte.
Apr� la porta di ingresso, si precipit� in strada e chiam� dei bambini che stavano giocando in un angolo: �Joelle, Delphine, Didier, Jacques!�
I bambini smisero di giocare all�istante e le corsero incontro: �Rosalie!�
Si inginocchi� sul selciato, in modo da poter guardare i bambini bene in viso. �Bambini, ho bisogno di un favore: dovete portarmi i fiori pi� belli che riuscite a cogliere. Ma in fretta! Andate, forza!�
�Perch� ti servono i fiori?� chiese la piccola Delphine.
�Sono per una sposa, piccola, una sposa molto speciale che dovr� essere bellissima.�
La bimba annu� seria e, assieme agli altri, corse via.
Rosalie percorse in fretta un centinaio di metri e buss� ad una porta dipinta di verde.
Sulla soglia comparve una donna alta e snella: �Chantal, ce l�hai ancora il tuo abito da sposa?�
Nel sentirsi rivolgere quella strana domanda, la donna sgran� gli occhi: �S�, perch�?�
�Mi serve. Me lo potresti prestare?� chiese ancora sbrigativa Rosalie. �Tu sei gi� sposata, Rosalie. Vuoi per caso sposarti ancora?� ridacchi� Chantal.
�Non � per me. E� per madamigella Oscar.� spieg�.
�Oscar? La donna che comanda il reggimento dei soldati della guardia?�
�Proprio lei. Si sposa con Andr�, il suo soldato��
Chantal sorrise e si scost� dall�ingresso per farla passare. �Vieni dentro, Rosalie. Prendilo pure, � nell�armadio. Io intanto prendo ago e filo. Potrebbe esserci bisogno di modifiche, non si sa mai.�
I popolani di Parigi si trovarono ad assistere ad una strana scena: due donne, e precisamente la moglie di Bernard Chatelet e la moglie di Robert Millet che percorrevano in fretta la strada con in braccio della stoffa bianca e vaporosa ed il necessario per il cucito.
Dietro a loro, giunsero quattro bambini con le braccia piene di margherite.
Rosalie guidava il piccolo corteo.
Passarono accanto ad uno stupefatto Lasalle. �G�rard� lo chiam� la donna. �Vieni a casa mia, il tuo Comandante ha bisogno di parlarti.�
A G�rard non rest� che seguirla.
Rosalie spalanc� la porta e vide che Andr� stava ancora parlando con Alain. �Andr�! Cosa fai ancora qui? Su, forza, non devi prepararti anche tu?� Senza troppi complimenti, spinse i due uomini fuori dalla porta. Bernand li segu� ridendo.
�Bernard, cosa le hai fatto? Prima non faceva altro che piangere��
L�uomo si accarezz� il mento prima di rispondere. �Tu non la conosci come la conosco io. Mia moglie pu� essere molto decisa, quando vuole.�
Alain prese Andr� per un braccio e lo trascin� via. Andr� si ferm�, bloccandogli il polso.
�Alain, senti��
�Che c�� Andr�? Dobbiamo sbrigarci, altrimenti farai tardi��
�Alain, devo parlarti. Io vorrei che tu fossi il mio testimone.�
Il sorriso mor� lentamente dalle sue labbra. Non se la sarebbe mai aspettata una cosa del genere. �Ci tengo, Alain� tu sei il mio migliore amico.�
Amico, amico, amico� bell�amico che ama la tua donna.
Alain gli porse la mano. �Certo, ne sono onorato.�
�Grazie, amico.� sorrise felice Andr�.
�Andiamo, coraggio.� lo esort� Alain cercando a non pensare a quel dolore che gli pungeva il cuore.
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Riapparvero sulla soglia della casa di Philippe entrambi perfettamente sbarbati, puliti e con l�uniforme riassettata per quanto possibile.
Un ometto calvo con gli occhiali si venne loro incontro: �Alain! E� questo lo sposo?� domand�. Andr� trasal� nel sentirsi definire a quel modo, ma annu�: �Sono Andr� Grandier, padre.�
�Ed io sono padre Fran�ois.� l�uomo esit� un momento. �Sono molto spiacente, ma non sar� possibile sposarvi nella chiesa. E� piena di feriti.� Fece un cenno con il capo in direzione dell�edificio sacro, proprio alle loro spalle. �Posso sposarvi sul sagrato, se per voi va bene.�
Altra pacca sulle spalle da parte di Alain: �Padre, quest�uomo � talmente innamorato che sposerebbe la sua Oscar anche in mezzo a un prato.� spieg� facendogli l�occhiolino.
�Oscar? Che nome inusuale per una damigella�� comment� il sacerdote mentre Andr� faceva un mezzo sorriso: �Le assicuro che si tratta di una donna, padre.�
Il sacerdote estrasse un taccuino dalla tasca ed il necessario per scrivere.
�Mi dovrebbe comunicare i suoi dati e quelli della sposa. Mi servono per i documenti della chiesa ed il certificato di matrimonio.�
Andr� annu� in fretta. �Io sono Andr� Grandier, nato a Caen il ventisei agosto 1754. Mia� moglie si chiama Oscar Fran�ois de Jarjayes, nata a Parigi il venticinque dicembre 1755.�
Padre Fran�ois inarc� un sopracciglio nel sentire il �de� che identificava la futura sposa come una nobile, ma non apr� bocca per fare commenti.
�Molto bene. Vado a preparare i documenti, ma ci vorranno solamente pochi minuti.
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�Ehm, Comandante, mi avete fatto chiamare?�
G�rard Lasalle era un uomo molto timido. Il solo fatto di avere come superiore una donna, nella fattispecie una bella donna, l�aveva sempre spiazzato.
In famiglia, erano in cinque fratelli, tutti maschi e sua madre era morta piuttosto giovane e, di conseguenza, aveva avuto ben poco a che fare con le donne. Le donne che non frequentavano le taverne, pi� che altro.
Quelle che erano vestite decorosamente, che avevano sempre un buon profumo e non addosso l�odore di altri uomini.
Per cui, si trov� in quella camera in compagnia del suo Comandante e di due donne giovani e di aspetto piacevole.
Cincischi� il berretto tra le mani, spostando il peso del corpo da un piede all�altro. Si sentiva lo sguardo di quelle tre donne puntato addosso. Era nervoso.
�Certo, G�rard. Avevo bisogno di domandarti un favore��
Cinque minuti dopo, G�rard si ritrov� appoggiato ad un muro, completamente spiazzato.
Gli ci vollero altri dieci minuti buoni per ritrovare un minimo di raziocinio.
Non se lo sarebbe mai aspettato, in tutta la sua vita. Non certo dal suo Comandante. Non era quello il momento di pensarci, per�!
Meglio andare a darsi una bella ripulita!
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